Consiglio Metropolitano del 29 novembre 2019

pubblicato 2019/11/29 16:30:04 GMT+1,
Il Consiglio metropolitano, riunitosi a Palazzo Alvaro, in seconda convocazione ha licenziato all’unanimità tutt’e dieci i punti previsti all’ordine del giorno.

Rapidamente approvati i verbali delle sedute del 15 ottobre e del 4 novembre scorsi, sono state poi ratificate due variazioni al bilancio di previsione 2019/2021 già oggetto di specifiche delibere (numero 105 del 22 ottobre scorso e numero 127 del 19 novembre scorso) del sindaco metropolitano, la prima delle quali rilevante per alcune variazioni compensative in materia di Politiche sociali volte al sostegno delle fasce deboli in termini di diritto allo studio senza maggiori oneri per l’Ente.

Via libera anche all’applicazione di quote d’avanzo vincolato 2018 al bilancio di previsione 2019/2021 per interventi urgenti e improcrastinabili in materia d’edilizia e, rispettivamente, per interventi di difesa del suolo e sistemazione delle fiumare sul territorio metropolitano. Approvato velocemente pure il riconoscimento di debiti fuori bilancio per competenze professionali relative ad avvocati patrocinatori dell’Ente.

 

Si è quindi passati a vagliare i tre punti oggetto d’integrazione dell’ordine del giorno originario, con particolare riferimento alla proposta numero 122 del 18 novembre scorso, mirata a realizzare un’ulteriore variazione di bilancio. Presenti in Aula il presidente del Collegio dei revisori dei conti Antonio Scarpelli e i revisori Maria Teresa Fimognari e Bartolomeo Gambardella.

«Questa variazione ha un valore non solo politico, ma anche istituzionale storico per la Città metropolitana – ha esclamato il consigliere metropolitano delegato al Bilancio, Antonino Castorina –, intervenendo su vari settori e su due tematiche cruciali come ciclo integrato dei rifiuti e trasporto pubblico locale». Cruciali le poste stanziate per l’acquisizione di quote societarie dell’Atam (l’Azienda per i trasporti nell’Area metropolitana) e nella società in house del Comune di Reggio Calabria Castore, scelta finalizzata a erogare servizi omogenei e integrati nei segmenti rifiuti e tpl per tutt’e 97 i Comuni del territorio metropolitano. «L’ingresso in Atam schiuderà alla Città metropolitana la possibilità di accedere a nuove ulteriori risorse oltre che di tratteggiare finalmente un sistema integrato di mobilità per l’intero territorio – è stata la chiosa di Castorina –, mentre con l’ingresso nella compagine azionaria di Castore  di fatto si rivoluziona il ciclo integrato dei rifiuti, adempiendo a una previsione programmatica operata già all’inizio della consiliatura del Comune: l’internalizzazione di tutti i servizi pubblici essenziali, ancor più rilevante quale concreta risposta alle criticità riscontrate da numerosi utenti nell’esecuzione del servizio da parte dell’Avr. E questo lo facciamo tramite la sinergia tra Comune di Reggio Calabria e Città metropolitana, intervenendo economicamente e coinvolgendo gli attori istituzionali alla luce delle deleghe attribuite all’Ente metropolitano dalla Regione».

 

Il vicesindaco metropolitano  Riccardo Mauro e i consiglieri delegati Antonino Nocera e Antonino Castorina hanno quindi avanzato una mozione specifica affinché prima dei successivi passaggi vengano forniti tutti i necessari riscontri economico-contabili circa la fattibilità dell’operazione, esplorando direttamente i piani industriali di Atam e Castore in relazione ai propri impegni futuri.

Alla luce di alcune «preoccupazioni» emerse nel parere rilasciato dai revisori, su richiesta dello stesso Castorina in Aula il dirigente del settore Finanze Enzo  Cuzzola ha fornito rassicurazioni circa il rispetto degli equilibri di bilancio e il segretario generale Umberto Nucara ha evidenziato come la variazione si limiti in realtà ad “appostare” le somme necessarie, e in quanto tale risulti senz’altro legittima, mentre altro successivo atto dovrà sancire l’effettiva finalizzazione di tali risorse.

 

«Alle criticità nella raccolta dei rifiuti, si accompagnano quelle in materia di discariche. La soluzione identificata – ha osservato il consigliere delegato Demetrio Marino – è d’individuare un gestore: ma anche su questo, chiediamo sia operata una valutazione accorta, misurata, in modo che tutto vada per il verso giusto e che questo sia anzi un primo passo per portare ulteriori servizi sul territorio metropolitano. Questo confronto, questo modo d’interagire e condividere il da farsi porta valore aggiunto – ha affermato ancòra Marino –: complimenti a tutti i soggetti che si sono attivati per trovare la “quadra” per quest’azione, che specie sul fronte dei rifiuti vede la Città metropolitana impegnata in lunghe e capillari riunioni, attuando in profondità il dettato dello Statuto, dimostrandosi presente sui territori».

Fra le altre misure incluse nella variazione di bilancio, pregnanti interventi in materia di difesa del suolo, per le verifiche di vulnerabilità sismica in diverse scuole, per un esproprio finalizzato alla valorizzazione del Parco archeologico dei Tauriani e per finanziare alcuni spettacoli volti alla valorizzazione del territorio metropolitano.

Anche per questo punto, al momento dell’approvazione, s’è registrata l’unanimità.

 

Suggello finale alla sessione di lavori con il “disco verde” agli ultimi due punti al vaglio dei consiglieri metropolitani.

Prima, l’atto d’indirizzo per la valorizzazione del Premio letterario metropolitano “Rhegium Julii” promosso dall’omonimo Circolo culturale sul territorio comunale di Reggio Calabria e del concorso d’esecuzione musicale metropolitano “Francesco Cilea” organizzato dall’associazione “Amici della musica – N.A. Manfroce” di Palmi: «Si tratta di due importanti manifestazioni culturali che da tempo hanno svolgimento sul territorio metropolitano, abbiamo ritenuto – ha commentato in Aula lo stesso sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà – che fosse certamente il caso di “storicizzare” e valorizzare adeguatamente questi due prestigiosi premi».

A seguire, la richiesta di costituzione di parte civile dell’Ente nel processo per le violenze di genere subite da Maria Antonietta Rositani che avrà inizio nel gennaio 2020: «Una scelta di campo – ha rilevato il vicesindaco metropolitano Riccardo Mauro – noi la compimmo già al momento di redigere il primo Statuto dell’Ente, inserendovi i temi della violenza di genere e della parità uomo-donna. Chiedo ufficialmente al segretario di voler trasmettere la mozione anche al nostro settore Avvocatura, perché chiediamo con forza la costituzione di parte civile del nostro Ente nel processo». Anche questo punto è stato varato a voti unanimi.

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