Ricevuta a Palazzo Alvaro dal Sindaco Giuseppe Falcomatà, una delegazione dell'Associazione bocciofili di Reggio Calabria. Un incontro per fare il punto sulla situazione relativa alla costruzione del bocciodromo, che sorgerà sul Viale Calabria.
Il sindaco Falcomatà ha incontrato il neopresidente di Confindustria Reggio Calabria, Vecchio
Numerosi i punti di contatto emersi già in questo primo confronto, a partire dal metodo del dialogo e dell’ampia concertazione adottato dai vertici di Comune e Città metropolitana prima di adottare scelte significative per il territorio.
Per parte sua, il presidente Vecchio ha rivendicato di credere profondamente nelle potenzialità del Reggino, specie sotto il profilo turistico-culturale, specificando che le sinergie tra Istituzioni e soggetti economico-sociali rappresentano a suo avviso la via più consona a pigiare il pedale dello sviluppo.
«Ho molto apprezzato toni e concetti espressi dal presidente Vecchio nel suo intervento sul waterfront – ha affermato tra l’altro Giuseppe Falcomatà –, che può essere un cardine per l’indotto nel segmento del turismo e una cerniera per la valorizzazione degli altri luoghi culturali cittadini, considerato che è la prima cosa visibile arrivando in città via mare. Forti della progettazione definitiva, oltre che di un recente incontro coi progettisti a Roma, abbiamo inserito l’opera ideata dalla compianta archistar Zaha Hadid nei Cis, i nuovi Contratti istituzionali di sviluppo: ma per fare del waterfront il vero hub culturale reggino, programmare i percorsi futuri di mostra permanente, esposizione itinerante, ristorante, bar, Sala congressi che ne faranno parte e garantirne la sostenibilità economica serve un serio business plan».
Tra Domenico Vecchio e Giuseppe Falcomatà, piena sintonia anche riguardo alle incresciose difficoltà mostrate dall’Aeroporto dello Stretto in termini strutturali e d’attività volativa. «Non facciamo parte della compagine azionaria della Sacal perché – ha osservato il sindaco metropolitano –, non essendoci tre bilanci consecutivi in attivo, i nostri revisori dei conti c’impediscono di diventarne azionisti; tuttavia, sosteniamo ugualmente l’attività dell’Aeroporto dello Stretto grazie all’azione di marketing territoriale che c’impegna a erogare alla Sacal 250mila euro l’anno. È prevista però una verifica annua delle ricadute di quest’investimento, in termini di arrivi frutto dell’attività volativa svolta: se questa verifica offrirà un esito negativo, come pare stia per accadere, saremo costretti a operare una riflessione».