Comune di Bagaladi
Bagaladi (Vagalades in greco-calabro) è un comune italiano di 984 abitanti della città metropolitana di Reggio Calabria. Il comune fa parte dell'area Grecanica ed è una delle porte di accesso al Parco Nazionale dell'Aspromonte. Situato lungo la strada per raggiungere l'Aspromonte, si inserisce in un ambiente caratterizzato dalla numerosa presenza di uliveti e dalle acque minerali. Il territorio presenta uno sviluppo altimetrico dai 390 s.l.m. (Ielasi) ai 1633 s.l.m. (Pantanizzi). Comprende i nuclei abitati di Ielasi, Embrisi e Gornelle.
La Storia
Le origini dell'abitato sono state ipotizzate come legate alle invasioni saracene. La forma ortografica attuale deriva dalle forme più antiche (seicento) Badaladi che sono formate sul nome della famiglia Bagalà e il suffisso - adi (suffisso della lingua greca calabrese aggiunto alla fine dei toponimi per indicare che sono possesso di una famiglia). "Bagaladi" significa la terra della famiglia Bagalà.
Bagalà proviene dall'arabo "Baha' Allah" ("La bellezza che viene da Dio") e potrebbe indicare che il capostipite dei Bagalà era saraceno. La nascita di Bagaladi è pure legata all'insediamento di monaci basiliani, i cui monasteri anche in altri casi diedero origini a successivi centri abitati; nella Valle del Tuccio, infatti, le fonti storiche testimoniano la presenza di diversi monasteri, eretti tra il IX ed il X secolo (San Michele, San Teodoro, San Fantino). Durante i primi anni del Novecento Bagaladi era diventato un grande centro dell'Aspromonte e crebbe non solo dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista demografico. Successivamente, soprattutto dopo le guerre, si verificò una forte emigrazione dei bagaladesi verso Reggio Calabria, il Nord dell'Italia e anche verso l'estero (Francia, Germania e Nord America soprattutto). Questo flusso migratorio continua ancora oggi, interessando tutte le fasce della società. Così oggi Bagaladi può contare sui suoi discendenti in molti Stati di diversi continenti, che continuano a portare il loro paese d'origine sempre nel loro cuore.
Monumenti e luoghi d'interesse
- La chiesa della Santissima Annunziata, che conserva: la Croce bizantina del X secolo, il gruppo marmoreo dell'Annunciazione, opera di Antonello Gagini. Sarebbe stata fondata prima del XVI secolo da un prete greco della famiglia Verduci di San Lorenzo.
- I cenobi basiliani della Valle del Tuccio.
- I famosi mulini ad acqua, frantoi e diverse case coloniche.
- U Mulineddu (vecchio mulino in disuso) risalente al XIX secolo.