Comune di Bova Marina

pubblicato 2021/04/27 12:21:00 GMT+1,

Bova Marina, Jalò tu Vùa in greco di Calabria, A Marina in Calabrese, è un Comune italiano di 4.235 abitanti della città metropolitana di Reggio Calabria in Calabria.

Compreso tra Capo Crisafi, il San Giovanni d’Avalos e l’Amendolea, Bova Marina nasce in tempi relativamente recenti staccandosi dalla più interna Bova.

L’antico scalo di Bova, detto in greco Jalo tu Vùa, Marina di Bova, crebbe come entità urbana a sé stante alla fine dell’Ottocento sulla baia di Capo San Giovanni D’Avalos, il più elegante promontorio dello Jonio.

Il borgo di Bova Marina sorse infatti alla fine dell’Ottocento per volere del vescovo di Bova Mons. Dalmazio D’Andrea, il quale comperò una grande vastità di terreni, lungo gli argini del torrente Sideroni per donarli ai più poveri. Ne commemora il ricorda la lapide affissa sulla facciata della chiesa dell’Immacolata di Bova Marina, fondata dallo stesso vescovo. Bova Marina crebbe quindi in concomitanza all’urbanizzazione della costa jonica, determinata da una serie di fattori vantaggiosi, come ad esempio la costruzione della ferrovia, della statale 106 e dalla crescente redditività derivante dalle colture nelle pianure alluvionali, progressivamente bonificate e non più preda delle invasioni turchesche che minacciarono i litorali fino ai primi del XIX secolo. Ancora nel Settecento l’attuale piana dove in seguito crebbe la cittadina costiera era chiamata semplicemente pianura piccola, per distinguerla dalla grande valle di San Pasquale che invece veniva chiamata pianura grande. Il piccolo borgo di pescatori divenne nel 1910 un comune a se stante, progressivamente abitato dai cittadini di Bova, i quali trovarono sempre più vantaggioso vivere dei proventi della coltivazione dei bergamotteti e in seguito anche dai gelsomini.

Frazioni e Località

Amygdalià, Apàmbelo, Borgo, Centro, Costa dei Saraceni, Fondo Vena, Mesofugna, San Pasquale.

La Storia 

Bova Marina fu fondata da Monsignor Dalmazio D'Andrea, vescovo di Reggio-Bova, quando attorno al 1870, comprò dal Regio Demanio una striscia di terra costeggiante il torrente Siderone e in mezzo alla campagna disabitata. D'Andrea divise il terreno acquistato dal demanio, e lo regalò ai contadini che volevano scendere dalla montagna, formando così un piccolo agglomerato urbano. Bova Marina, sorge su antichi insediamenti ebraici, bizantini e grecanici, i cui resti sono tutt'oggi visibili nelle zone circostanti.

Nel 1908 con Regio Decreto viene dichiarato comune autonomo. In quegli stessi anni arrivò la ferrovia. Già dai primi anni della sua storia, Bova Marina era un polo di attrazione commerciale: infatti ogni mese si teneva una grossa ed importante fiera del bestiame e dei prodotti realizzati dagli artigiani.

Durante la Seconda guerra mondiale, Bova Marina fu duramente bombardata dagli americani in cerca dei tedeschi, in fuga verso le montagne.

Nel dopoguerra, con l'alluvione che colpì la zona della Bovesia molti, soprattutto gli abitanti di Bova, e gli altri centri dell'area, abbandonarono i propri paesi e scesero a insediarsi a Bova Marina, che vide un notevole incremento demografico.

Negli anni sessanta, venne posta sul promontorio di Capo San Giovanni d'Avalos la statua della Madonna del Mare, opera dello scultore Celestino Petrone (che tra le sue opere annovera l'altare maggiore della Chiesa di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo), statua che è molto venerata dalla popolazione.

Monumenti e luoghi d'interesse

Bova Marina offre al turista interessato a conoscere gli aspetti culturali più antichi dei luoghi, l’importante itinerario del Parco archeologico Archeoderi, in contrada San Pasquale, dove è possibile visitare tutta l’area attorno alla sinagoga e, all’interno dell’Antiquarium, diversi reperti appartenenti all’età neolitica, del bronzo, magnogreca e bizantina, oltre al prezioso mosaico ebraico. Inoltre, risalendo la vallata si possono visitare i ruderi della chiesetta bizantina della Panaghìa, uno degli innumerevoli luoghi dell’itinerario di culto dei santi italogreci d’età bizantina, che ricorda nella sua struttura circolare il battistero di Santa Severina e la Cattolica di Stilo. Ed ancora, a testimoniare il culto bizantino, si può visitare, in località Apambelo su una piccola collinetta che si alza tra gli uliveti e le distese di ginestra, i ruderi di un altro tesoro bizantino, la chiesetta di San Niceto databile al X secolo.

A Bova Marina ha la propria sede l’I.R.S.S.E.C. (Istituto Regionale Superiore Studi Elleno Calabri) al cui interno si può oggi ripercorrere, dopo una recente inaugurazione, l’itinerario delle tradizioni artigianali visitando il Museo della Civiltà Contadina, che arricchisce quindi l’offerta culturale della cittadina.

Operano inoltre, a tutela della lingua e della cultura dei Greci di Calabria, due delle principali associazioni del territorio, Odisseas e Jalò tu Vùa.

Molto suggestivo il sito di Capo San Giovanni d’Avaloso “Ten arcan tou Boòs”, la punta di Bova, come indica un documento bizantino dell’XI secolo. Sulla cresta dell’elegante promontorio, dedicato dai greci ad Ercole si trovano oggi monumenti simbolo della storia di questa costa grecanica: una torre cavallara del Cinquecento, una chiesetta settecentesca, voluta da una famiglia di nobili benefattori, i Marzano, e una massiccia statua in bronzo della Madonna del Mare, portata qui in elicottero nel 1962. La devozione alla Vergine, celebrata la prima settimana di Agosto, con una suggestiva processione sul mare, si lega alla presenza della chiesa intitolata alla Madonna del Porto Salvo, rimasta in piedi alla base del promontorio fino a quando, alla fine del Seicento, una violenta mareggiata ne cancellò il ricordo. La dedica alla Madonna del Porto Salvo è da connettere al ruolo di scalo sottovento che da secoli ha caratterizzato Capo San Giovanni d’Avalos. La stessa statio di Skile identificata in località San Pasquale, così come i resti archeologici scoperti nell’area di Tripepi, nella periferia orientale di Bova Marina, erano infatti connessi anche alla presenza di uno scalo commerciale marittimo, altre che alla presenza delle fiumare del Sideroni e del San Pasquale.

Eventi

La cittadina è attiva particolarmente durante il periodo estivo grazie alle splendide spiagge e al panorama che offre una vista sul Mar Ionio abbellita dai lineamenti lontani del monte Etna.

 Appartenendo all'area della Bovesia ed essendo in una zona di elevato valore artistico e culturale, Bova Marina è dunque un'area di interesse turistico notevole.

Durante la prima settimana di agosto tutta la cittadina festeggia la Madonna del Mare (Stella Maris), patrona di Bova Marina da quando un gruppo di pescatori rinvenne un antico quadro sacro in fondo al mare.

Sempre in agosto, a Bova Marina e nei comuni grecanici limitrofi, si svolge il Paleariza, festival etno-culturale-musicale.

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