RESOCONTO TAVOLO TEMATICO BENI CULTURALI E PAESAGGIO 16/12/2019 ORE 10.00

pubblicato 2019/12/30 11:54:55 GMT+1,
A cura di Chiara Corazziere - Esperto tematico - Piano Strategico della Città Metropolitana di Reggio Calabria

Dal confronto tra gli intervenuti al tavolo tematico “Beni culturali e Paesaggio” è emersa l’esigenza e il desiderio di definire una visione unitaria e condivisa per la Città Metropolitana e la possibilità di interpretare il patrimonio metropolitano come uno degli asset su cui costruire la vision.

Proprio in quest’ottica, i numerosi interventi espressi, hanno messo in luce alcune parole chiave – identità, comunità, governance - chiaramente esplicitate in alcuni temi, di seguito sintetizzati:

 

  • costruire un progetto/processo che coinvolga l’intero territorio metropolitano, valorizzando al contempo le identità locali;
  • puntare sul patrimonio diffuso e non convenzionale e sul trasferimento della conoscenza;
  • effettuare un cambio di paradigma sul concetto di valorizzazione che non sia rivolto solo al patrimonio costruito ma alle comunità intese come soggetti consapevoli e capaci, quindi, di veicolare i processi di promozione e sviluppo del territorio;
  • individuare formule di gestione che rendano i beni culturali e il paesaggio “appetibili” e produttori di un’economia;
  • considerare “bene culturale” anche il patrimonio agroalimentare e immateriale;
  • tendere a progetti integrati che coinvolgano pluralità di beni, anche di diversa natura;
  • comunicare meglio il patrimonio affinché diventi più accessibile, non solo fisicamente, a tutte le categorie;
  • comunicare meglio il patrimonio affinché si possa ampliare la possibilità di scelta del visitatore e stimolare, quindi, la destagionalizzazione e la depolarizzazione della fruizione culturale, anche di prossimità;
  • avviare processi di formazione specifica e qualificante di tutti gli operatori economici attinenti alla tutela, fruizione e gestione del patrimonio culturale e alle attività inerenti il turismo naturalistico e culturale anche in riferimento all’industria creativa e culturale;
  • mettere in comunicazione tutti gli operatori economici;
  • introdurre elementi di innovazione nelle attività di comunicazione, trasferimento della conoscenza, gestione e governance;
  • verificare, monitorare e implementare costantemente gli standard di qualità delle attività pubbliche e private attinenti alla tutela, fruizione e gestione del patrimonio culturale e al turismo naturalistico e culturale.

 

Accanto ai temi, che racchiudono per macrocategorie i “desideri” del tavolo, sono state espresse numerose proposizioni e progettualità, a diversi livelli di definizione, che offrono un primo quadro delle possibili metodologie applicabili - anche a fronte delle problematiche inerenti alle carenze infrastrutturali e a una visione ancora localistica del patrimonio - e su cui declinare le strategie del Piano:

 

  • i due Club di prodotto di valorizzazione turistica a cura della Camera di Commercio, per i quali è in corso la redazione del disciplinare, attuabili solo con la partecipazione di soggetti pubblici, privati e del terzo settore;
  • il sistema di monitoraggio per la verifica degli standard di qualità delle attività ricettive a cura della Camera di Commercio;
  • il vincolo apposto al Sentiero del Brigante quale occasione per associare alle attività esclusive di tutela della Soprintendenza ABAP una progettualità guidata esprimibile da tutti gli attori, pubblici, privati e del terzo settore, coinvolti;
  • i protocolli di intesa per i progetti Palmenti rupestri e Treno della Jonica, che vedono l’integrazione tra diverse comunità, ambiti territoriali e tipologie di beni e paesaggi;
  • l’attività di recupero e di messa in rete dei Fortini;
  • il progetto di recupero di manufatti di interesse storico-architettonico di proprietà delle diocesi per ampliare l’offerta ricettiva e favorire la permanenza dei giovani residenti attraverso l’affidamento di attività di gestione;
  • la proposta di un Polo Archivistico Digitale quale presidio della memoria metropolitana e fonte per consolidare l’identità;
  • la proposta di redazione di un Disciplinate Metropolitano che individui anche forme di governance nuove del patrimonio e ne verifichi costantemente l’efficacia;
  • la proposta di creazione di un Tavolo tecnico metropolitano, che sia di supporto soprattutto ai piccoli comuni e che garantisca una coerenza della progettualità dell’intero territorio metropolitano.

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